
La Formula 1 torna subito in pista a Silversone per la decima gara stagionale. Si torna sulla pista dove tutto cominciò nel 1950. Questo sarà un weekend importante per verificare definitivamete quando siano stati buoni gli sviluppi della Ferrari e per scoprire se le nuove Pirelli produrranno un effetto.
Come cambiano le gomme ce lo spiega Mario Isola: “I prenumatici da asciutto di nuova costruzione anticipano l’utilizzo di materiali previsti per il 2024. La modifica si è resa necessaria in considerazione dell’incremento di prestazioni delle monoposto – in termini di carichi e velocità – registrato fin dalle prime gare della stagione rispetto alle simulazioni che erano state fornite dalle squadre a Pirelli l’inverno scorso e alla luce della loro verosimile evoluzione fino alla fine del campionato. In questi anni abbiamo lavorato intensamente nell’ambito della simulazione in modo da essere in grado non soltanto di fornire un prodotto che rispettasse i target di prestazione definiti da tutti gli stakeholder ma anche di saper anticipare eventuali problemi e di reagire con prontezza”.
“La nuova specifica rende il pneumatico più resistente alla fatica, ma non ne altera altri parametri tecnici né il suo comportamento in pista. Tutti i team hanno avuto la possibilità di testarla in occasione dello scorso Gran Premio di Spagna, quando abbiamo messo a disposizione due set supplementari per ciascun pilota: i commenti ricevuti sono stati in linea con quelle che erano le nostre aspettative, soprattutto in termini di trasparenza della prestazione. Inoltre, la nuova specifica consente a Pirelli di mantenere sostanzialmente inalterate rispetto allo scorso anno le pressioni dei pneumatici anteriori e posteriori, pur in presenza di un significativo incremento medio dei carichi”.
“Il debutto avverrà su una delle piste tradizionalmente più impegnative per le gomme: non è un caso che nella nostra scala interna di misurazione Silverstone sia al vertice in termini di stress e di forze laterali esercitate, in particolare sul pneumatico anteriore sinistro. Coi suoi curvoni veloci, la pista mette a dura prova anche i piloti, che devono sopportare accelerazioni laterali superiori ai 5 g”.
Istruzioni per l’uso
Il circuito di Silverstone, che dallo scorso aprile utilizza esclusivamente energie rinnovabili, è teatro del decimo appuntamento della stagione. Secondo i tecnici Brembo, la pista britannica rientra nella categoria dei circuiti poco impegnativi per l’impianto frenante. In una scala da 1 a 5, Silverstone Circuit ha un indice di difficoltà di 1. Nel calendario F1 esiste un solo altro circuito che possiede tale valore, ed è Suzuka.
- Nonostante la classificazione come circuito poco impegnativo, l’impianto frenante è tutt’altro che superfluo al Silverstone Circuit. Ad ogni giro i piloti azionano il pedale del freno 8 volte per garantire il migliore inserimento in curva. In caso di pioggia, che è una variabile da tenere in considerazione a Silverstone, in staccata si possono notare le maggiori differenze di stili di guida tra i diversi driver. In tale circostanza la differenza la farà il pilota che meglio riuscirà ad interpretare il livello ottimale di potenza frenante scaricabile sull’asfalto.
- La vera sfida a Silverstone è evitare la vetrificazione (glazing) del materiale d’attrito, e quindi riuscire a portare il materiale di attrito in un range di temperature superiori a 350 °C, che è la temperatura minima di esercizio per dischi e pastiglie in carbonio.
- Le zone del tracciato più critiche sotto questo aspetto i piloti le incontrano una volta superata la Brooklands (curva 6) fino alla Chapel (curva 14) perché in quella sezione il ricorso ai freni è veramente ridotto.
- Dalla curva 7 alla curva 14 comprese, le velocità si riducono infatti di meno di 75 km/h e le decelerazioni non superano i 3,5 g. In totale in un giro i freni vengono usati per poco meno di 14 secondi, pari al 15 per cento dell’intera gara. Dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico totale sul pedale del freno di 40 tonnellate, finora il valore più basso dell’intero mondiale.
- Delle 8 frenate del British GP, 3 sono considerate impegnative per i freni, 2 sono di media difficoltà e le restanti 3 sono light.
- La frenata più impegnativa è quella alla curva 6, dove le vetture arrivano ad una velocità di staccata di 305 km/h, dopo aver superato la curva 5 (Aintree) senza agire sul freno.
- L’impianto frenante garantisce una velocità di inserimento in curva di 141 km/h in appena 2,51 secondi durante i quali si percorrono 143 metri. Per riuscirci i piloti esercitano un carico di 122 kg sul pedale del freno e subiscono una decelerazione di 4,2 g.
- Al Gran Premio della Gran Bretagna, i team utilizzeranno C1 come P Zero White hard, C2 come P Zero Yellow medium e C3 come P Zero Red soft. Una scelta dovuta agli alti livelli di energia che Silverstone esercita sui pneumatici. La C1 odierna è una mescola nuova, che si colloca in posizione intermedia fra la C2 e la C0, denominazione aggiornata della mescola più dura della gamma 2022
- La pista inglese è una delle più severe, in particolare per l’anteriore sinistra che deve sopportare dei carichi elevati in otto diverse curve.
- Su questo tracciato si registrano alcune delle velocità medie più alte in curva (le Maggotts, Becketts e Chapel vengono percorse a piena velocità) e i piloti sono sottoposti a elevate forze laterali che superano anche i 5 g.
- Durante l’edizione 2022, i piloti hanno utilizzato, per la maggior parte, una strategia su due soste. Tutte le mescole sono state utilizzate nel corso del Gran Premio ma anche come set iniziale sulla griglia di partenza.
- Il primo posto nel Gran Premio di Gran Bretagna del 2022 è stato di Carlos Sainz (Ferrari) che ha così conquistato la sua prima vittoria in Formula 1, ottenuta anche dalla pole position.
- L’11 e il 12 luglio, Pirelli rimarrà a Silverstone per i test di sviluppo sui pneumatici da asciutto senza termocoperte. Parteciperanno al test Red Bull (un giorno), Haas e Williams.
- Dopo Monza, Silverstone è uno dei circuiti permanenti storici del campionato di Formula 1. Il circuito nel Northamptonshire ha ospitato infatti 57 Gran Premi. Nel 2020, si è disputato il Gran Premio della Gran Bretagna e, la settimana successiva, il Gran Premio che celebrava il 70° anniversario dalla prima gara disputata in F1 il 13 maggio 1950, proprio a Silverstone.
- La squadra più vincente nell’autodromo inglese è la Ferrari con 15 vittorie. È invece Sir Lewis Hamilton ad essere il pilota più premiato a Silverstone con 8 vittorie. Il pilota ha ottenuto il titolo quando è diventato Cavaliere per volontà della Regina Elisabetta. La cerimonia di investitura, nel 2021, è stata tenuta dall’attuale Re, Carlo III.
Consigli per videogiocatori
Per affrontare senza problemi la Brooklands (curva 6) del GP di Gran Bretagna nel videogioco Formula 1 non bisogna farsi ingannare dai cartelli. Ai freni ci si attacca infatti solo dopo aver passato quello che indica i 50 metri. Si scala fino in quarta marcia, passando sul cordolo ma solo nella parte conclusiva della curva. L’acceleratore va premuto solo per un secondo perché altrimenti si arriva lunghi alla curva 7.


